Quando ci troviamo con amici a fare un barbecue all’aria aperta pensiamo forse che il termine, talvolta utilizzato al posto di una più nostrana “grigliata”, abbia avuto origine nel mondo anglosassone, dove la pratica del barbecue è ampiamente diffusa e dove il termine è oggi spesso sintetizzato nella forma BBQ. In realtà, la parola barbecue deriva originariamente da barbicú, termine taino (lingua arawak delle Antille) che si riferiva a una griglia di legna verde che veniva posta al di sopra di braci ardenti, spesso collocate in una fossa. Gli Spagnoli appresero il termine durante la conquista delle Antille, lo trasformarono in barbacoa e lo utilizzarono per descrivere sia la griglia che la fossa sottostante; è per questa ragione che in diversi paesi di lingua spagnola, il termine barbacoa fa oggi riferimento a un sistema di cottura dei cibi all’interno di una fossa scavata nel terreno.

Il termine spagnolo barbacoa compare già in testi italiani del XVI secolo, ad esempio nella traduzione che Ramusio fece nel 1556 dell’opera di Gonzalo Fernández de Oviedo, riferendosi a diversi intrecci di canne e allo strumento per la cottura, detto anche graticola, ovviamente riferito anche a orripilanti banchetti cannibalici. L’uso corrente del termine nell’italiano odierno pare però derivare dalla forma inglese (con l’accento sulla prima vocale) o francese (con l’accento sull’ultima), a loro volta calchi del termine spagnolo.

Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/barbecue

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